Formazione 4.0

di Stefano Lapponi* 

La Legge di Bilancio 2018 (legge 27.12.2017 n. 205) ha previsto di agevolare le iniziative di formazione del personale finalizzate ad acquisire e/o consolidare le conoscenze delle tecnologie previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0, tramite l’istituzione di un credito di imposta.

Le attività di formazione ammissibili, sono quelle svolte per acquisire e consolidareleconoscenzedelletecnologie relative a big data e analisi dei dati, cloud e fog computing, cyber security, sistemi cyber fisici, prototipazione rapida, sistemi di visualizzazione e realtà aumentata, robotica avanzata e collaborativa, interfaccia uomo macchina, ecc..

Piano Nazionale Impresa 4.0 

Il Piano Nazionale Impresa 4.0 prevede un insieme di misure organiche e complementari in grado di favorire investimenti per l’innovazione e per la competitività, coinvolgendo tutti gli aspetti del ciclo economico di vita delle imprese.

Il Piano Nazionale Impresa 4.0 prevede misure in base a tre principali linee guida:

  1. operare in una logica di neutralità tec- nologica;
  2. intervenire con azioni orizzontali e non verticali o settoriali;
  3. agire su fattori abilitanti.

Le misure poste in essere dal legislatore sono volte ad offrire un supporto agli investimenti, alla digitalizzazione dei processi produttivi, alla valorizzazione della produttività dei lavoratori, alla formazione di competenze adeguate e allo sviluppo di nuovi prodotti e processi.

Principali misure attuate per il Piano Nazionale Impresa 4.0 

Materia / Principali misure

Innovazione e sviluppo

  • Iper e super ammortamento

Credito all’innovazione

  • Nuova Sabatini
  • Fondo di Garanzia Valorizzazione beni immateriali
  • Patent-box

Valorizzare l’innovazione

  • Startup e PMI innovative
  • Credito di imposta in Ricerca e Sviluppo

Formazione del personale 2018

  • Credito di imposta 40%

La formazione lavoro 4.0 

Nell’ambito del Piano Nazionale impresa 4.0 si instaurano le norme volte a promuovere azioni tendenti a colmare il gap di competenze dei lavoratori attraverso una serie di investimenti in “capitale umano”.

Si instaura la necessità da un lato di innovare i percorsi di studio per formare gli studenti sulle nuove competenze digitali dell’Impresa 4.0 e dall’altra la volontà di gestire il rischio di disoccupazione “tecnologica” e di massimizzare le nuove opportunità lavorative con lo sviluppo di nuove “competenze digitali”.

Misure attuate / Azioni

Piano Nazionale Scuola digitale

  • Apprendistato duale Alternanza scuola – lavoro
  • Garanzia Giovani

Educazione Terziaria professionalizzante

  • Crescere in Digitale
  • Incentivi nella Formazione continua dei lavoratori 

Credito di imposta per la formazione 4.0

Nell’ambito del Piano Nazionale Impresa 4.0 si inseriscono i commi da 45 a 56 della legge 27.12.2017 n. 205. La norma istituisce un credito di imposta a favore delle imprese che effettuano attività di formazione dei propri dipendenti su tecnologie in ambito di impresa 4.0.

La misura del credito d’imposta è pari al 40% delle spese relative al costo aziendale dei dipendenti per il periodo in cui sono occupati in attività di formazione. Il massimale previsto del credito di imposta è pari a € 300.000,00 per ciascuna impresa beneficiaria. Sono beneficiarie tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico in cui operano e dal regime contabile adottato.

Spese agevolabili 

Sono agevolabili le spese che le imprese sostengono nel periodo d’imposta 2018 per il personale dipendente impegnato in attività di formazione nel settore delle tecnologie, concordate attraverso contratti collettivi aziendali o territoriali.

Le attività formative devono essere svolte per acquisire o consolidare le conoscenze delle tecnologie previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0 (attività formative applicate negli ambiti elencati nell’allegato A) alla legge 205/2017):

  • big data e analisi dei dati;
  • cloud e fog computing;
  • cyber security;
  • sistemi cyber fisici;
  • prototipazione rapida;
  • sistemi di visualizzazione e realtà aumentata;
  • robotica avanzata e collaborativa;
  • interfaccia uomo macchina;
  • manifattura additiva;
  • internet of things;
  • integrazione digitale dei processi aziendali.

Sono escluse dal beneficio le attività di formazione ordinaria e le attività periodiche organizzate dall’impresa per adeguarsi alle normative vigenti in materia di salute sicurezza sul luogo di lavoro, di protezione dell’ambiente.

Agevolazione prevista

La norma prevede per le attività di formazione sopraddette la concessione del credito di imposta nella misura del 40% delle spese relative al costo aziendale del personale dipendente per il periodo in cui è occupato nell’attività di formazione.

L’incentivo si applica nel rispetto delle norme europee sulla compatibilità degli aiuti con il mercato interno (Reg.UE n.651/2014)

Il credito di imposta è riconosciuto fino ad un importo massimo annuo di € 300.000 per ciascuna impresa beneficiaria.

Le modalità di fruizione

Il credito di imposta deve essere indicato nel Modello Unico relativo alla dichiarazione dei redditi del periodo di imposta in cui sono state sostenute le spese di formazione e nei periodi successivi fino al termine dell’utilizzazione dello stesso.

Il credito di imposta viene utilizzato esclusivamente in compensazione tramite modello F24 a decorrere dal periodo di imposta successivo a quello in cui i costi sono stati sostenuti.

Ai fini della compensazione non si applicano i limiti di utilizzabilità previsti per i crediti di imposta:

€ 250.000 per l’utilizzo dei crediti d’imposta (art.1 c.53 legge 244/2007)

€ 700.000 limite massimo di compensabilità dei crediti d’imposta e contributi (art.34 legge 388/2000)

La certificazione dei costi di formazione

 I costi sostenuti per i dipendenti nel periodo in cui sono occupati in attività di formazione, per essere agevolabili, devono essere certificati dal soggetto incaricato della revisione legale o da un professionista iscritto nel registro dei revisori legali. La certificazione deve essere allegata al bilancio. Le imprese non soggette alla revisione legale dei conti devono comunque avvalersi delle prestazioni di un revisore legale o di una società di revisione. Non hanno invece alcun obbligo di certificazione le imprese con bilancio soggetto a revisione legale.

La legge di bilancio 2018 ha posto in essere un nuovo tassello volto ad incentivare gli investimenti in capitale umano al fine di massimizzare le nuove opportunità lavorative legate alla quarta rivoluzione industriale, sviluppando le nuove competenze digitali e quindi la competitività dei lavoratori finalizzata a gestire il rischio di disoccupazione tecnologica.

* Odcec Macerata e Camerino

 

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