Conciliazione vita lavoro nel Jobs Act

di Cinzia Brunazzo* 

L’11 giugno è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il Decreto Legislativo recante misure per la conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro (D.Lgs n. 80/2015). Si tratta prevalentemente di interventi al Testo Unico a tutela della Maternità (D.Lgs. 151/2001) ai sensi della delega ricevuta dal Parlamento in dicembre 2014 (Jobs Act L.183/2014). Non tutte le deleghe sono state attuate e nella speranza che, con gli ulteriori schemi di Decreti Legislativi presentati nella stessa data si possano colmare alcune lacune, passiamo ad esaminare gli istituti che variano. Continua a leggere

Procedure concorsuali e rapporti di lavoro: diritti e doveri dei soggetti coinvolti (l’ingresso in procedura concorsuale)

di Davide Manzelli* 

L’apertura della procedura concorsuale pro- duce i suoi effetti nei confronti dei soggetti terzi (e quindi anche dei lavoratori dipendenti) a decorrere dal giorno di iscrizione nel Registro delle Imprese della sentenza dichiarativa di Fallimento o del Ricorso per l’ammissione alla procedura di Concordato Preventivo. Questa data rappresenta un punto riferimento fondamentale in quanto costituisce lo spartiacque tra quanto deve essere considerato “maturato” ante procedura concorsuale e quanto andrà invece a “maturare” in corso di procedura. Continua a leggere

Grado di applicabilità del Jobs Act nella pubblica amministrazione

di Isabella Marzola* 

Con l’entrata in vigore della legge delega n. 183/2014 (Jobs act) e dei primi decreti delegati, non ultimo il decreto legislativo riguardante le misure relative alla disciplina organica dei contratti di lavoro e la revisione della normativa in tema di mansioni, il quale ha ottenuto il via libero definitivo del Consiglio dei Ministri ed è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 24 giugno 2015, ed entrato in vigore il 25 giugno 2015, è necessario capire se la riforma si applica alla Pubblica Amministrazione. Continua a leggere

L’obbligo contributivo IVS nel commercio e nell’artigianato: persona fisica impresa famigliare società di persone e di capitali

di  Cristina Costantino* e Marco Sambo**

Nel secondo numero di quest’anno abbiamo affrontato, con un breve excursus storico la nascita e la dinamica dello sviluppo della previdenza italiana dei lavoratori esercenti un impresa artigiana o commerciale e dei lavoratori autonomi (2) senza cassa di previdenza. Abbiamo proseguito, nel terzo numero, affrontando la compilazione del quadro RR nel modello unico PF e proseguiamo quindi in quest’articolo ad approfondire la contribuzione che viene generalmente identificata come la previdenza di commercianti ed artigiani. L’obbligo contributivo per gli esercenti attività commerciale decorre dal 1 gennaio 1965 istituito dalla Legge 613 del 22 luglio 1966. L’assetto complessivo della gestione commercianti è stato successivamente ridisegnato dalla legge 662 del 23 dicembre 1996 che ha esteso la possibilità (rectius l’obbligo) di iscrizione a nuove attività e a soggetti che erano esclusi dalla precedente normativa. Continua a leggere

Rassegna di giurisprudenza

 Bernardina Calafiori* 

Cass. Civ. Sez. lav., 15 maggio 2015, n. 10037

Mobbing – Azioni persecutorie e condotta mobbizzante posta in essere da un superiore gerarchico – Inerzia del datore di lavoro – Responsabilità per colpa – Responsabilità ex art. 2049 c.c. 

La circostanza che la condotta di mobbing provenga da altro dipendente in posizione di supremazia gerarchica rispetto alla vittima, non vale ad escludere la responsabilità del datore di lavoro su cui incombono gli obblighi di cui all’art. 2049 c.c., ove questo sia rimasto colpevolmente inerte alla rimozione del fatto lesivo e la durata e le modalità con cui è stata posta in essere la condotta mobbizzante sono tali da far ritenere la sua conoscenza anche da parte del datore di lavoro, che l’ha comunque tollerata.  Continua a leggere

Scheda de il commerci@lista – Jobs Act: ASDI

di Graziano Vezzoni* 

Tra gli istituti introdotti nel nostro ordinamento dai decreti di attuazione del Jobs Act (legge 10 dicembre 2014, n. 183) c’è l’ASDI, l’Assegno di Disoccupazione destinato a coloro che, dopo aver fruito della Naspi per la sua intera durata, entro il 31 dicembre 2015, risultino ancora privi di occupazione e si trovino in una condizione economica di bisogno. Di seguito illustriamo brevemente quali sono le sue caratteristiche. Continua a leggere