Le principali novità fiscali e previdenziali del disegno di legge per la tutela del lavoro autonomo

di Marzola Isabella Odcec Ferrara

E’ stato approvato alla Camera il disegno di legge per la tutela del lavoro autonomo.

Tra le novità più interessanti del testo, la previsione della deducibilità integrale delle seguenti tipologie di spesa:

  • Spese relative a prestazioni alberghiere e alla somministrazione di alimenti e bevande sostenute durante lo svolgimento dell’incarico;
  • Spese sostenute per l’iscrizione a master, corsi di formazione o di aggiornamento professionale, convegni e congressi, nel limite di 10.000 euro all’anno;
  • Spese sostenute per i servizi personalizzati di certificazione delle competenze, orientamento, ricerca e sostegno all’auto imprenditorialità erogati da organismi accreditati, fino ad un massimo di 5.000 euro l’anno;
  • Costi per la garanzia contro il mancato pagamento delle prestazioni di lavoro autonomo fornita da forme assicurative o di solidarietà.

In ambito sociale il disegno di legge prevede:

  • L’accesso alle lavoratrici e ai lavoratori iscritti alla Gestione separata non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie al trattamento di maternità, a prescindere dall’effettiva astensione dal lavoro;
  • Prolungamento della durata del congedo parentale a 6 mesi (anziché 3) entro i primi 3 anni di vita del bambino (anziché 1);
  • Introduzione di un tetto massimo di 6 mesi di congedo complessivamente fruibile dai genitori, anche se fruiti in altra gestione o cassa di previdenza;
  • Le disposizioni previste dalla nuova disciplina si applicano anche nei casi di adozione e affidamento preadottivo;
  • Possibilità per i lavoratori autonomi di sospendere il rapporto di lavoro, senza diritto al corrispettivo per un periodo non superiore a 150 giorni per anno solare, in caso di gravidanza, malattia e infortunio;
  • Vengono equiparati alla degenza ospedaliera i periodi di malattia certificata come conseguente a trattamenti terapeutici di malattie oncologiche e quelli connessi a gravi patologie cronico-degenerative ingravescenti o che comportino un’inabilità lavorativa temporanea del 100%.

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